Psichiatra italiano. Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia all'università
di Siena nel 1963, si formò come psicoanalista con Roberto Assagioli, fondatore della
psicosintesi. Iniziò a lavorare a Firenze come medico internista e consulente per
problemi relativi al disagio, dedicandosi poi a questioni di psichiatria.
Impegnato nell'istituzione del primo laboratorio aperto per degenti, all’interno
dell’ospedale psichiatrico San Salvi di Firenze, nel 1968 realizzò il primo reparto
di ospedale civile a padiglione aperto a Cividale del Friuli, ponendo fine alla
pratica dell’internamento in manicomio, e nel 1969 lavorò come medico di sezione
nell'ospedale psichiatrico di Gorizia insieme a Franco Basaglia. Dal 1970 al 1972
diresse il Centro di Igiene Mentale (CIM) di Castelnuovo nei Monti (Reggio Emilia)
e dal 1973 al 1996 si impegnò nello smantellamento dei reparti manicomiali a Imola
e nella costruzione di strutture alternative per i lungodegenti. Nell'arco della sua
carriera,
A. fu insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il premio
internazionale del Comitato dei cittadini per la difesa dei diritti dell'uomo
(Los Angeles, 2003) e il Thomas Szasz Award per eccezionali contributi alla lotta
contro lo stato terapeutico (Los Angeles, 2005). Tra le sue numerose pubblicazioni
citiamo:
I pregiudizi e la conoscenza. Critica della psichiatria (1986),
Il pregiudizio psichiatrico (1989), la raccolta di racconti e poesie
La nave del paradiso (1991),
Critica al giudizio psichiatrico
(1993),
Contrappunti (1994),
Il Telefono Viola, contro i metodi della
psichiatria (1995),
Pensieri sul suicidio (1998),
La lezione della mia
vita (1999) (n. Firenze 1938).